IL TENDICATENA STRATOS
Ben ritrovati a tutti i lettori di collezionismo e agli amici lambrettisti e non.
Nel numero 38 della rivista avevo anticipato l’argomento che ero intenzionato a trattare su questo numero, praticamente volevo affrontare il pensiero diffuso che vi è nei lambrettisti e non, del ricambio definito rifatto come scadente, ma soprattutto i danni irrimediabili che un ricambio non uniforme crea.
Chiedo scusa anche se ho tardato a trattare questo argomento pur avendo avuto parecchi solleciti , ma ho avuto un momento di ripensamento, mi spiego meglio ho preferito rimandare questo argomento per un motivo semplice e sono certo che molti di voi lettori mi comprenderanno, facendo parte io di una ditta costruttrice di ricambi lambretta e altro, potrei incappare nel rischio, direi quasi matematico di incorrere in un conflitto d’interesse , cosa che vorrei evitare di scrivere frasi del tipo “i nostri sono ricambi buoni e gli altri no” , quindi l’argomento è solo rimandato.
Nel frattempo diamo un’informazione tecnica, in merito alle tante telefonate che ricevo in officina, questa è una delle più gettonate: “Quanto va tirata la catena sui motori LI-DL?”, noi consigliamo di mettere uno spessore che va da minimo di 2 ad un massimo di 2,5 +-/0,2 fra catena e tendicatena superiore (vedi foto)
Spingere il tendicatena verso l’alto con una spinta paragonabile con forza manuale di un 1/1,2 kg verso l’alto il tendicatena superiore, serrare i due dadi di diam 6, mettere in modo corretto i ferma dadi, togliere lo spessore di mm 2,5, fra tendicatena superiore e catena, se l’operazione è stata eseguita correttamente come le informazione tecnica data dalla Innocenti, in data 18/11/1959, circolare che non pubblico per motivi di spazio.
Spero anche questa volta di esservi stato utile e mando un saluto a tutti.